16/03/07

Ricette condite con amore e nostalgia: BORSCH


Le tre ricette che vi presenterò rappresentano i piatti più diffusi della cucina ucraina, e per me, carissimi ricordi. Si tratta di piatti della cucina popolare, direi, povera, facili da realizzare e con ingredienti reperibili in ogni nostra dispensa, ma di gusto.

La prima ricetta è quella del borsch, la famosa zuppa che può essere vegetale o mista a carne. Qui vi presento la versione vegetale.

Quello che mi piaceva di più era il suo colore rosso vivo, dato dalle barbabietole.
Parlo al passato perché i miei figli non hanno mai voluto assaggiarlo, solo a sentire gli ingredienti, e così non lo gusto da parecchio tempo.
Mia madre, come tutte le donne ucraine, aveva un suo procedimento personale, che adattava ai nostri gusti mediterranei, con qualche piccola "furbizia".

Borsch

Ingredienti:
Fagioli secchi bianchi e/o borlotti freschi primaverili, fagiolini, un cuore di cavolo verza, un piccolo cavolo bianco, 4 barbabietole rosse lessate, passata di pomodori o frullato di pelati, una patata, una mela non matura, olio extra vergine d’ oliva o burro q. b, sale, pepe, un cucchiaio di aceto, un pizzico di zucchero.

Le quantità dipendono dal numero dei commensali.

Procedimento:
Si lessano in abbondante acqua i fagioli bianchi secchi lasciandoli riposare a parte per circa un’ oretta; dopo si riprende la bollitura incorporando i fagioli freschi borlotti, i fagiolini verdi, la verza tagliata a strisce, il cavolo tagliato in più parti, senza la parte centrale, la mela, la patata, i pomodori frullati o la passata di pomodoro, le barbabietole rosse già lessate e tagliate a fette, l’ aceto, e per ultimo l’ olio o burro, e si continua la bollitura per circa mezz’ ora. Si serve in ciotole accompagnato da pane tostato tagliato a grossi dadi. Volendo si può aggiungere, poco prima di togliere dal fuoco, un po’ di pancetta tagliata a dadini e soffritta nell’ olio di oliva. Nella ricetta originale viene usata la panna acida.
Per questo mia madre la sostituiva con un cucchiaio d’ aceto e un pizzico di zucchero...

2 commenti:

enza ha detto...

Questa ricetta è un po' diversa dalle nostre, penso però che si potrebbe provare. Svetlana mi ha parlato della verza imbottita con il riso, simile a quella che prepariamo noi e mi ha fatto assaggiare una specie di insalata russa, molto buona.
Ha da poco ricevuto un pacco dalla mamma e mi ha portato alcuni alimenti, sicuramente non tradizionali: una bustina di spaghetti che si preparano versndoci sopra dell'acqua calda (non oso provarli anche se apprezzo il regalo), una salamino dal gusto di wrustel, e una confezione tipo panna. Lei sa che a me non piace il latte, ma insiste affinchè io la provi dicendo che mi piacerà di sicuro. Io, intanto, ho preso l'abitudine di conservarle ciò che cucino di domenica. Svetlana lo gradisce molto, perchè risparmia tempo e denaro, ma anche perchè i suoi figlioli pare che apprezzino, ormai, di più la cucina italiana.

Angela ha detto...

Quella di cui parli è una delle tre ricette che ho promesso di pubblicare, che realizzo anch' io e che i miei figli gradiscono. La pubblicherò appena possibile, Enza.
Grazie dei tuoi puntuali commenti.