25/03/07

MAZEPA: chi era costui? Eroe o maledetto?


di Peter Tchaikovsky "Mazepa" (opera in tre atti e sei scene)



Raffigurazione su banconota




"La figura di Ivan Mazepa, o Mazeppa come più frequentemente è chiamato in Europa, ha conosciuto gli alti e bassi della sorte che al cosacco furono destinati in vita.
Esecrato dagli zar, scomunicato dalla chiesa: un diavolo incarnato, un cattivo cosacco, un maledetto.
Per questo, forse, molti artisti ne furono affascinati: Byron nel 1818 gli ha dedicato il poema “Mazeppa”, così Alexander Pushkin nel 1828-1829 con “Poltava” e Victor Hugo nel 1829 con “Mazeppa”, mentre Ferenc Liszt scrisse nel 1851 la sinfonia “Mazepa”, e Pyotr Tchaikovsky nel 1840 l’opera “Mazepa”.In tempi a noi più vicini, Stalin ne fece l'archetipo dell'ucraino nazionalista, traditore e borghese: l'antesignano dei cosacchi che dopo Carlo XII si erano schierati con un altro invasore nordico, Hitler.Mutato il clima, dopo la caduta del muro e la nascita nel 1991 di un'Ucraina indipendente, inevitabile che la sua figura venisse in qualche modo riabilitata: ora il suo volto corrucciato e niente affatto rassicurante campeggia sulla banconota da 10 hryvnia ucraini..."
(dal web)


Su Mazepa c' è anche un film.


Dalla sinossi del film: "A PRAYER FOR HETMAN MAZEPA": durante la guerra tra Russia e Svezia (1708-1709), Ivan Mazepa, capo dei cosacchi dell'Ucraina (Paese in quel periodo sotto il dominio della Russia), firma un patto con il re svedese Carlo XII, contro lo Zar russo Pietro I, conosciuto anche come "Pietro il Grande". L'obiettivo di Mazepa è quello di ottenere l'indipendenza dell'Ucraina, ma Carlo XII viene sconfitto a Poltava, perdendo la guerra. Lo Zar per festeggiare la vittoria, organizza un banchetto dove i capi militari delle truppe nemiche sono obbligati a partecipare. Mazepa e il re svedese riescono però a fuggire. Durante la fuga, il vecchio Mazepa, ormai vicino alla morte, ripercorre tutta la sua vita avventurosa e i suoi amori della gioventù.

3 commenti:

enza ha detto...

Beh, è sicuramente un personaggio affascinante, veramente io lo preferisco nell'immagine più che sulla banconota dove è anzianotto.

Angela ha detto...

Anch' io, Enza.
Resta inteso che l' argomento è sempre riproponibile, come tutti quelli fin qui trattati, per approfondirli e dar di loro una visuale diversa. I miei post li considero nient' altro che stimoli propositivi.

Anonimo ha detto...

Interessante questo personaggio!
Angelamar