18/03/07

*La lingua letteraria in Ucraina: ieri e oggi* di Giovanna Brogi Bercoff


1. Le difficoltà che incontra l’affermazione dell’ucraino moderno come lingua
letteraria universalmente riconosciuta e usata come strumento di comunicazione in
tutti i livelli della società è al centro del dibattito sia scientifico che socio-linguistico e
politico. Libri e articoli prendono varie posizioni, lavori scientifici si affiancano a
pamphlet idedologici di scarso livello. Le autorità statali hanno ondeggiato fra il sostegno
ufficiale alla lingua ucraina e le misure più o meno oneste (o disoneste) di “difesa”
del russo. L’aggressività mediatica e le potenzialità economiche e politiche di gruppi
(spesso di dubbia legalità) che decidono della diffusione televisiva e della carta stampata
favoriscono il sorgere di moti di panico fra coloro che – giustamente – dichiarano
la ormai piena maturità linguistica del’ucraino moderno letterario e, di conseguenza,
l’opportunità di realizzare il sogno di molte generazioni di vedere la lingua ucraina
considerata non solo come lingua letteraria e come lingua ufficiale dello stato, ma
anche come lingua nazionale dei cittadini dello stato indipendente. Questo, ovviamente,
ferma restando la validità del riconoscimento dei diritti delle lingue delle minoranze,
riconoscimento che il governo ucraino ha ufficialmente sottoscritto nell’ambito
delle convenzioni internazionali dedicate all’argomento1. (da Studi Slavistici II (2005): 119-136)


stralcio da una relazione della Prof Giovanna Brogi Bercoff, ordinario di russo e ucraino all' Università di Milano,
La prof Brogi è anche il presidente in carica dell' AISU (vedi l' indirizzo nei links)

3 commenti:

Angela ha detto...

Sono entrata in contatto con la prof. Brogi, che mi ha gentilmente promesso che ci terremo in contatto e m' invierà, dopo l' estate, del materiale ucraino di tipo letterario, tradotto in italiano. La ringrazio anche qui per la grande disponibilità.

enza ha detto...

L'Ucraina cerca, anche in campo linguistico, di crearsi una propria identità, è naturale che non sia cosa semplice.Per un paese in ascesa le contraddizioni sono tante e gli interessi che si celano sotto le diverse posizioni influiscono inevitabilmente sulle scelte.Sono sicura però, che con l'impegno e la forte volontà si riuscirà nell'intento di riconoscere l'ucraino moderno come lingua ufficiale sia in campo letterario che comunicativo.

Angela ha detto...

Certo, quando l' identità culturale e linguistica non ha, per motivi politici, il modo di manifestarsi apertamente, è difficile raggiungere anche un' identità nazionale, aldilà di quella amministrativa. Infatti, anche in campo linguistico, si assiste, nella pare centro-orientale del Paese ad un uso del russo come lingua di comunicazione, mentre la parte occidentale, quella da cui proviene la mia parte materna, e che ha come capitale geografica, storica e culturale, Lviv (Leopoli), la città cosmopolita per eccellenza, usa esclusivamente la lngua ucraina come lingua di comunicazione, oltre che letteraria. Mia madre dovette imparare il russo, dopo l' invasione dell' Ucraina da parte dell' esercito sovietico. La lingua, lo sappiamo tutti, è una questione di potere.