19/02/07

di Taras Shevcenko, il più grande poeta ucraino

Il testamento

A sera
Tutt'intorno alla casa
c'è un giardino di ciliegi.
Tutt'intorno ai ciliegi
ronzano i calabroni.
Tornano gli aratori con l'aratro.
Le fanciulle camminano cantando.
Aspettano, le madri, con la cena.
Sotto i ciliegi,
la famiglia siede a mensa.
S'accende
la stella vespro. La figlia
porta la cena in tavola. La madre
le vorrebbe insegnare... Ma non può.
L'usignolo le tronca la parola.
La madre dispone,
vicino alla casa,
i più piccoli figli.
Li fa addormentare.
Si addormenta con loro... Tutto tace.
Soltanto le fanciulle
non tacciono, e l'usignolo.

Alcuni versi del testamento in italiano

"Se muoio mi sotterrino

sull'alta collina: fra le steppe della mia

bella Ucraina

Che si vedano i campi

il Dnepr con le sue rive

Che si oda il muggire

del fiume stizzito..."

1 commento:

Anonimo ha detto...

Si un vulcano di idee. Complimenti, come al solito. E' vero che sono ripetitivi, ma non fanno mai male. Ad maiora.